La gestione delle risorse umane in una RSA: sfide e opportunità

Le Residenze Sanitarie Assistenziali comunemente definite RSA, sono strutture di fondamentale importanza nell’assistenza agli anziani non autosufficienti, nelle quali possono trovare efficienti cure mediche e riabilitative all’interno di un luogo sicuro.
Per il successo di una RSA, la buona gestione delle risorse umane rappresenta un fattore chiave, in quanto determina la qualità del servizio erogato e il benessere sia degli ospiti che del personale stesso.

Le sfide

Proprio nella gestione del personale, le RSA si devono confrontare con diverse sfide.
Anzitutto, con un turnover piuttosto elevato; il lavoro in RSA è spesso considerato usurante, sia a livello fisico che psicologico, e questo porta ad un alto tasso di abbandono del personale. In più, c’è carenza di personale qualificato, anche a causa del costante aumento della domanda di posti in RSA.
Sarebbe necessario un numero maggiore di operatori sanitari e assistenziali qualificati che, però, non sono sempre facili da reperire, in quanto al personale delle RSA sono richieste competenze specifiche, non solo in ambito medico e assistenziale, ma anche relazionale e comunicativo.

In qualsiasi RSA è importante garantire assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7; ciò rende complessa la gestione dei turni di lavoro, che devono essere accomodati anche in base alle esigenze del personale. Infatti, è opportuno sottolineare che un clima organizzativo negativo può minare la motivazione e la produttività del personale, con ricadute sulla qualità del servizio erogato.

Le opportunità

Per migliorare la gestione delle risorse umane in una RSA, esistono diverse opportunità.

Per prima cosa è necessario investire nella formazione del personale, per aggiornarlo sulle ultime best practices e per svilupparne le competenze.
È anche importante valorizzare il personale, riconoscendo l’importanza del lavoro che svolge e coinvolgendolo nelle decisioni che ne riguardano l’organizzazione. In questo modo, aumenta la sua motivazione e il senso di appartenenza e si crea un ambiente più positivo e gratificante, allontanando il problema del burnout da parte di personale sottoposto a continue sollecitazione e di conseguenza sotto stress.
Al fine di prevenire i conflitti e migliorare la collaborazione, occorre che vi sia una comunicazione efficace tra la direzione, il personale e gli ospiti.
Inoltre, l’impiego di tecnologie innovative, come la cartella clinica informatizzata, può facilitare il lavoro del personale e migliorare l’efficienza generale della RSA.

Infine, confrontare le proprie best practices con quelle di altre RSA può essere utile per individuare le aree che necessitano di un miglioramento, e le collaborazioni con università o enti di formazione possono essere di grande aiuto per offrire al personale delle RSA percorsi formativi specifici.

Ma chi gestisce tutto questo?

I compiti del Direttore di una RSA in materia di risorse umane

Amministrare le risorse umane in una RSA è un processo davvero complesso e articolato, che richiede un impegno costante da parte della direzione.
Il Direttore di una RSA è tenuto a gestire il personale in modo efficiente e coerente con gli obiettivi della struttura e deve assolvere alcuni compiti fondamentali in materia di risorse umane.

In particolare, deve pianificare l’impiego del personale in base al numero e alle tipologie degli ospiti, al tipo di servizi da offrire e alle normative vigenti, a partire dallo sviluppo di un piano di assunzioni che tenga conto delle competenze e delle qualifiche necessarie.
Si tratta di un passaggio cruciale finalizzato alla creazione di uno staff valido e completo.

Affinché la ricerca e la selezione del personale risulti efficacie, è opportuno saper definire con chiarezza i profili professionali ricercati e gestire le candidature, conducendo i colloqui di selezione e valutando con la massima obbiettività e imparzialità i candidati.
Una volta avvenute le assunzioni, il Direttore deve accogliere i nuovi dipendenti e inserirli nella struttura.

Dato che il personale di cui si avvale una qualsiasi RSA è abbastanza numeroso, per il Direttore può essere complicato tenere sempre tutto sotto controllo e, quasi impossibile, ricordare i turni assegnati ad ogni lavoratore.

Per gestire ogni aspetto legato alle risorse umane si rivelano molto utili le nuove tecnologie.
Ad esempio, come possiamo osservare dal sito di Advenias Care, una piattaforma digitale per la realizzazione di un software per una cartella clinica informatizzata, tra le diverse funzionalità che essa offre c’è anche il monitoraggio e la distribuzione dei turni di lavoro.
In questo modo, il Direttore è sempre a conoscenza di quante e quali persone sono attive e presenti nella struttura.

La formazione e l’aggiornamento delle risorse umane

Nell’ambito sanitario e assistenziale, la formazione e il costante aggiornamento delle risorse umane impiegate è un fattore indispensabile, affinché i servizi siano sempre all’altezza delle aspettative.

Il Direttore della RSA deve saper identificare gli specifici fabbisogni formativi del proprio personale e organizzare con regolarità corsi che rispondano in maniera adeguata a tali bisogni.

Deve anche cercare di assicurarsi che il clima di lavoro sia soddisfacente e affrontare eventuali conflitti tra i dipendenti, favorendo la comunicazione e la risoluzione pacifica dei problemi.

Inoltre, occorre che si confronti con le rappresentanze sindacali, in merito alla gestione dei contratti di lavoro, o con le ASL, per la valutazione e l’autorizzazione del personale sanitario.

Infine, il Direttore è tenuto a garantire il rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro, previdenza e sicurezza sociale, promuovendo la formazione del personale anche sui rischi specifici del settore.

Al Direttore di una RSA spettano compiti essenziali, che è tenuto a svolgere con la massima attenzione e professionalità, una sfida complessa e stimolante.